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Terzo Settore, appello per la carenza di psicologi e assistenti sociali





COSENZA – Oltre quaranta associazioni, sindacati, realtà del terzo settore hanno firmato un appello di Comunità competente e Comunità Progetto Sud in relazione alle carenze di personale nei consultori familiari, servizi di salute mentale e Serd della Calabria. Una carenza «drammatica» si legge nell’appello «di medici, psicologi, assistenti sociali ed ostetriche che riducono notevolmente le prestazioni assistenziali che questi importanti». A rischio ci sono ovviamente servizi chiave, che potrebbero fermare alcuni progetti importanti. Vale a dire il «progetto obiettivo materno-infantile (Pomi), la tutela della salute mentale nei giovani (disturbi del comportamento alimentare) e negli adulti, la cura della “comorbilità”, la cura dell'alzheimer che in Italia ed in Calabria è divenuta una epidemia, la prevenzione e molto altro». L’appello dunque è a far scorrere in primis le graduatorie. «Conosciamo le difficoltà nel reperire le professionalità suindicate, ma abbiamo l'opportunità di assumere a tempo indeterminato gli psicologi, grazie alla graduatoria del concorso espletato dall'ex azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio che scadrà ad inizio 2025 e gli assistenti sociali tenuto conto della graduatoria del concorso espletato dal grande ospedale metropolitano (Gom) di Reggio Calabria». Il messaggio è rivolto al commissario Occhiuto e ai direttori generali e commissario delle Asp calabresi. «Con spirito di collaborazione nell'interesse supremo dei pazienti calabresi vi invitiamo, qualora non vi foste già attivati, ad utilizzare le predette graduatorie».

«In 48 ore - scrive il portavoce di Comunità competente Rubens Curia - abbiamo raccolto le firme di associazioni, sindacati, ordini, forum del Terzo Settore, Fish Calabria, Calabria Crea che rappresenta molte comunità che si occupano di dipendenze, Casm Calabria che si batte per la tutela della salute mentale, ma anche di associazioni che sembrano lontane dalle problematiche del progetto obiettivo materno infantile o dall'alzheimer come l'Apmarr che, quotidianamente rivendica il diritto alla salute dei pazienti reumatici o affetti da malattie rare. Ecco questa piccola parte di una Calabria bella, che ha più ampi confini, chiede ai decisori politici ed ai tecnici di “fare presto” e lo chiede, tenendo conto dell'incontro che Comunità competente ha avuto con il commissario Occhiuto, la struttura commissariale e con il dipartimento Tutela della salute il 22 maggio scorso presso la Cittadella». Nei giorni scorsi, proprio a seguio di quella riunione, si è svolta una riunione tra il dipartimento Salute e i rappresentanti degli specialisti ambulatoriali interni.

«La sanità - continua Curia - non vive di separatezze, ma di visione unitaria come è ben rappresentato nell'agire di Comunità competente, solo un forte movimento unitario delle istituzioni, del volontariato, del forum del Terzo settore e dei rappresentanti degli operatori sanitari potrà dare alla Calabria una sanità a misura di persona».

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