Sanità nelle aree montane, Baldino (M5S) boccia la risposta del sottosegretario

ROMA - «La risposta del sottosegretario Gemmato alla mia interpellanza sulla situazione a dir poco allarmante della sanità calabrese è stata insoddisfacente, algida e fumosa. La Regione è commissariata dal 2010 e, in particolare, per i cittadini delle aree montane l'accesso ai servizi sanitari essenziali è estremamente difficile. Le cause sono molteplici, a cominciare dalla lunga distanza dai più vicini ospedali hub and spoke e dalle difficoltà infrastrutturali esistenti. Alcuni presidi ospedalieri, come San Giovanni in Fiore, Acri, Soveria Mannelli e Serra San Bruno rappresentano l'unica soluzione per migliaia di persone che vivono in quelle aree, ma sono stati gravemente depotenziati e non hanno più i reparti di Pediatria e Chirurgia generale. Tutto questo fa sì che si verifichino tragedie come quella del 4 gennaio, quando un uomo è morto per arresto cardiaco mentre veniva trasportato a Cosenza, dopo aver atteso per oltre tre ore un'ambulanza medicalizzata presso il Pronto soccorso di San Giovanni in Fiore, complice anche la carenza di medici: al momento, dei 6 previsti operano solo in due. Non si possono più rimandare interventi strutturali e organizzativi per garantire il diritto alla Salute nelle aree montane della Calabria ma la risposta odierna ci fa capire che il Governo non è veramente conscio di questa disastrosa situazione ed è privo di una bussola. Avanziamo noi, allora, delle proposte: abbandonare la retorica dell'elisoccorso come soluzione universale e stabilire che i pazienti vanno assistiti sul posto in presidi ospedalieri attrezzati; affermare il principio che gli stessi pazienti delle aree montane vanno curati in loco; modificare il decreto ministeriale sugli standard ospedalieri che non garantisce adeguata assistenza sanitarie ai cittadini delle aree montane della Calabria. Misure non più rinviabili che vanno finanziate con i fondi del Ssn, che questo Governo sta spolpando. Dal canto nostro, continueremo a batterci affinché sia garantito il diritto alla salute di tutti i cittadini calabresi, evitando che si ripetano tragedie come quella del 4 gennaio, purtroppo sempre più frequenti». Lo ha affermato la vicecapogruppo del M5S alla Camera, Vittoria Baldino, intervenendo in Aula durante la discussione dell'interpellanza al Ministero della Salute a sua prima firma.