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Rende, proposte di De Giacomo (Innova) per l’assistenza territoriale



RENDE - L’ex primario di Urologia all’Annunziata di Cosenza Emilio De Giacomo aderisce a Innova Rende. «Da medico e cittadino ritengo, altresì, che la salute sia un bene di primaria importanza da salvaguardare, per cui mi pongo alcuni obiettivi prioritari per migliorare l’assistenza sanitaria e la qualità di vita dei cittadini», si legge in una nota. «In primo luogo, al riguardo è opportuno che vi sia la massima trasparenza per garantire a tutti il percorso assistenziale più agevole e qualificato. E’ necessaria una campagna di sensibilizzazione volta a limitare il ricorso al Pronto Soccorso solo alle urgenze gravi ed alle patologie acute, in modo da garantire le cure necessarie, in tempi rapidi, a chi ne ha effettivamente bisogno», aggiunge. «Per rendere efficiente i servizi di Pronto Soccorso servono soprattutto due misure: le Case di Comunità ed una operatività maggiore dei medici di base. Sarà imprescindibile una fattiva e costruttiva collaborazione con l’Asp per incrementare i servizi territoriali, realizzando un’ampia rete di poli specialistici multifunzionali, efficienti e di qualità, alla luce del recente decreto di riforma della sanità territoriale n.77 del 23/5/ 2022, grazie ai fondi del Pnrr, in modo che le case di comunità e l’apporto dei medici di base nella cura, non rimangano lettera morta», si legge ancora. «Le case di comunità, previste dal Pnrr, rappresentano una sorta di struttura “Multimedica” pubblica, dove il cittadino potrà trovare tutte quelle cure che non richiedono un ricovero, evitando ore di attesa e di essere dirottato a destra ed a manca dal Pronto soccorso, in caso di mancato ricovero, come avviene nella stragrande maggioranza dei casi. Per quanto riguarda il ruolo fondamentale nella prevenzione dei medici di base, il decreto legge n.77 deve essere attuato celermente con un’operatività maggiore, che passi attraverso la telemedicina. Si può ancora progettare un modello di Ospedale a domicilio, di concerto con il mondo del volontariato e del terzo settore, a tutela dei pazienti cronici, oncologici, disabili ed anziani evitando loro i disagi sopportati per recarsi nelle sedi ospedaliere o ambulatoriali». «Tutto ciò si potrebbe realizzare attraverso un progetto di telemedicina e continuità assistenziale attraverso la realizzazione di una piattaforma digitale in collaborazione con l’Unical, leader nel settore della intelligenza artificiale, da utilizzare sullo smartphone o sul computer di cui bene o male, oggi, ormai ogni famiglia ne dispone almeno uno», evidenzia De Giacomo.



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