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Paola, dieci associazioni chiedono la riapertura di Emodinamica



PAOLA - Dieci associazioni di volontariato scrivono al presidente della Regione e commissario alla sanità, Roberto Occhiuto, per chiedere la riapertura dell’Emodinamica di Paola. Le sezioni locali di Amici del cuore, Croce rossa, Fidas, Avis, Diabetici del Tirreno, Auser, Uniauser “V.Padula”, Anpana Oepa, Medici volontari Calabria (Asmev), Sindacato medici italiani (Smi) e l’avvocato Ennio Abonante, partendo dalla «inopinata chiusura» del servizio di emodinamica del “San Francesco” di Paola, focalizzano la loro attenzione su due notizie di rilievo: «la bozza del programma operativo 2022-2025 predisposto da Occhiuto, che non contempla il servizio di emodinamica presso la cardiologia di Paola; la relazione annuale della Corte dei conti della Calabria. L’organo di giustizia contabile, in particolare, ha «ammonito severamente» la regione Calabria in quanto «le misure messe in atto in un anno di mandato non hanno contenuto la spesa sanitaria che, anzi, è aumentata e non si è registrato un miglioramento dei livelli essenziali di assistenza, che continuano a non essere garantiti». Secondo le associazioni «i numeri dimostrano che il modus operandi di Occhiuto riferito alla questione della cardiologia, mette a repentaglio la vita dei cittadini del basso tirreno cosentino, non garantisce i Lea, è antieconomica, crea un danno erariale per l’Asp e sovraccarica di lavoro il servizio del 118». I pazienti che accedono al pronto soccorso dell’ospedale di Paola, provenienti soprattutto dai Comuni del basso tirreno, a cui viene diagnosticata una sindrome coronarica acuta, annualmente, sono in media 200-220 (uno ogni 36 ore). Questi malati, dopo la stabilizzazione, vengono trasferiti, tramite equipaggio del 118, che viene distratto dai compiti di istituto, presso strutture private o - in mancanza di posti - alla cardiologia di Cosenza. Tutto ciò avviene nonostante l’ospedale di Paola sia dotato di una unità operativa complessa di Cardiologia, diretta dalla d.ssa Maria Teresa Manes, in cui esiste una sala operatoria che ha ottenuto l’agibilità da parte dell’Asp ed il suo staff medico, composto da dieci cardiologi, può contare sulla figura del dr Francescoantonio Rosselli, emodinamista con oltre venti anni di esperienza nel settore. Tant’è che in quel reparto, nel settembre 2021, era stato attivato il servizio di emodinamica, inopinatamente, sospeso dopo soli venti giorni».

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