Leadership nel sistema sanitario, esperti a confronto
CATANZARO –Approfondire il concetto del ruolo della “leadership” nel rispondere alle sfide del sistema sanitario. È questo il tema dell’interessante e partecipata lezione tenuta nei giorni scorsi dal commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Renato Dulbecco” di Catanzaro, Simona Carbone, nell’ambito del corso di management medico avanzato e di politiche sanitarie, organizzato dall’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Catanzaro. Giunto alla XIII edizione, il Corso – diretto Lino Puzzonia e fortemente sostenuto dal presidente dell’Ordine, Vincenzo Ciconte – si avvia alla conclusione. «Abbiamo voluto riflettere anche sul ruolo della leadership perché lo riteniamo un aspetto fondamentale nel contesto attuale: gestire un’azienda sanitaria implica saper interagire con il personale e rispettare le regole, senza eccezioni. Dobbiamo confrontarci apertamente, condividere idee, proposte e, se necessario, anche esprimere eventuali critiche costruttive. È importante che ci sia trasparenza e collaborazione tra tutti, sia tra gli ospedalieri che tra gli universitari», ha affermato Ciconte. «Parlare di management, formazione e preparazione è fondamentale, soprattutto in un contesto dove, purtroppo, la sanità viene trattata come un'azienda. Le capacità del leader e della squadra diventano cruciali. Questo è particolarmente vero oggi, dopo l’esperienza del periodo che io definisco il “triennio Covid”, in cui la sanità ha visto un cambio di paradigma importante, anche sul piano gestionale», ha dichiarato Carbone, commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Renato Dulbecco”. «A distanza di due anni dall’esperienza della pandemia, anche le aziende sanitarie e ospedaliere sono chiamate a fare il punto, facendo tesoro di quanto accaduto e transitando verso una nuova normalità; al contempo, hanno una lunga lista di obiettivi da raggiungere per il 2023 – ha continuato nel corso della lezione –. Alle più annose sfide della sanità, come la carenza di personale, le lunghe liste d’attesa, l’invecchiamento demografico e l’aumento delle malattie croniche, si aggiungono infatti la lotta alle nuove varianti del virus e la questione delle vaccinazioni. Ma non solo: tra gli obiettivi prioritari vi è anche lo sviluppo dei progetti del PNRR, che spaziano dalla gestione del governo clinico e territoriale all’innovazione digitale, dall’edilizia sanitaria alla ricerca sperimentale, passando per la formazione del personale. La risposta a queste innumerevoli sfide non può risiedere in un aumento della spesa sanitaria, improbabile in un contesto di inflazione e caro energia, ma nella capacità del sistema sanitario di riprogrammare i propri servizi nell’ottica della sostenibilità. Per perseguire questo obiettivo, le aziende sanitarie dovranno necessariamente applicare i principi di efficacia (produrre ed erogare solo servizi che rispondano a reali bisogni di salute), evidence-based decision-making (seguire le metodiche di prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione fondate su solide conoscenze scientifiche e su evidenze dei risultati), ed efficienza (produrre ed erogare servizi appropriati e di qualità con il minor impiego di risorse umane e finanziarie possibili). A sua volta, la capacità delle aziende sanitarie di rispettare questi principi dipende proprio dalla valorizzazione del ruolo del management e dalla centralità attribuita alle competenze gestionali, e non solo cliniche», ha spiegato la dottoressa Carbone. Insomma, esercitare la leadership in questo contesto significa «porre l’accento sul termine azienda, guidare la gestione delle organizzazioni sanitarie in una logica aziendalistica e di management e ‘fare le cose giuste’ (rispondere ai bisogni reali di salute), nei modi più efficaci e con il minor impiego di risorse possibile, come afferma Federico Lega nel suo libro Management e Leadership dell’azienda sanitaria». «Stiamo passando da un approccio burocratico a uno più flessibile, una competenza essenziale che ogni dirigente e responsabile di unità operativa, così come le figure delle linee intermedie, deve acquisire per avanzare insieme verso un nuovo approccio. Questo approccio richiede capacità di adattare i comportamenti e riorganizzare le proprie strutture per garantire la sostenibilità del sistema», ha aggiunto Carbone. «Credo che il confronto e lo scambio di esperienze siano fondamentali. Oggi ci incontriamo proprio per discutere di leadership in un contesto operativo reale, come quello dell’Azienda ospedaliero-universitaria ‘Dulbecco’, dove ogni caso e ogni sfida diventano occasione di crescita», ha concluso Carbone.
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