Lamezia, il Comitato chiede nuovi medici e infermieri
LAMEZIA TERME - I 20 milioni di euro previsti dall’art. 20 dalla legge 67/88, destinati all’edilizia sanitaria, il cui lunghissimo iter (iniziato nel 2019) è praticamente concluso, la carenza di personale e il Centro protesi Inail. Questi i principali argomenti discussi nell’incontro tra la consigliera regionale del Pd Amalia Bruni, una rappresentanza del direttivo del comitato “La sanità che vogliamo”, nato nel marzo scorso a difesa della sanità locale, e il Commissario dell’Asp di Catanzaro, generale Antonio Battistini sulla difficile e complessa situazione della sanità lametina non solo ospedaliera. Al commissario è stata ribadita la necessità di assumere nuovi medici e personale infermieristico, in particolare da destinare alle ambulanze del 118 «che da troppo tempo circolano demedicalizzate e spesso senza neanche personale infermieristico e all’area fragilissima del Pronto Soccorso che necessita di vedere concretizzare rapidamente l’arrivo degli specializzandi il cui concorso è stato concluso». Sono state presentate inoltre al commissario incresciose situazioni in cui si sono venuti a trovare molti pazienti disabili «che stanno acquistando alcuni presidi di prima necessità che, invece, avrebbero diritto a ricevere gratuitamente». Ferma volontà - fa sapere una nota - «è stata espressa dal Commissario nel voler interloquire con il rettore Giovanni Cuda dell’università Magna Graecia per risolvere rapidamente la tematica degli specializzandi, ha comunicato che stanno procedendo con la delibera per le prestazioni aggiuntive e con gli uffici preposti dei distretti per le tematiche presentate». Sui 20 milioni di euro tdestinati alla ristrutturazione e alla rifunzionalizzazione dei reparti potrebbero già da subito essere impiegati per esempio per il reparto di ostetricia per il quale esiste già la progettazione di massima. Esistono inoltre altri due canali di finanziamento, uno destinato all’adeguamento strutturale inerente il rischio sismico (tre milioni di euro) e un altro per la realizzazione di impianti volti a produrre energie rinnovabili ( 5 milioni di euro). Questi fondi impiegati nella totalità consentirebbero una importante rifunzionalizzazione e miglioramento strutturale dell’ospedale lametino. Sul Centro protesi il Commissario ha previsto una rifunzionalizzazione ed un ampliamento, avviandola a punto di riferimento interdistrettuale.
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