Emergenza-urgenza, organizzazione da rivedere secondo l’europarlamentare Tridico
- Uneba Calabria
- 11 apr
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ROMA - «Va rivista subito l’organizzazione dei servizi di emergenza-urgenza nella regione Calabria, come conferma la tragica morte di un neonato di cinque mesi, giunto in un ospedale Hub in condizioni disperate, dopo i primi accertamenti in altro presidio». Sono parole espresse dall’europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Pasquale Tridico, deciso a fare sentire la sua voce da Bruxelles in merito alle, purtroppo, tristi questioni che riguardano la sanità della nostra regione. L’ex numero uno dell’Inps fotografa lo stato delle cose: «Il 2025 sembra essere un nuovo anno orribile per la sanità calabrese. Agli inizi dello scorso gennaio era deceduto il 48enne Serafino Congi, dopo la lunghissima, ingiustificabile e mai chiarita attesa di un’ambulanza medicalizzata. Il recente decesso di un bambino di soli cinque mesi, caso su cui è stata aperta un’inchiesta giudiziaria, impone alla struttura commissariale del governo e alla Regione Calabria di verificare come le cinque Aziende sanitarie provinciali gestiscano i soccorsi, con quali protocolli, risorse umane e mezzi, con quali possibilità, carenze e criticità». E in merito alla triste vicenda di Serafino Congi, «l’Asp di Cosenza - afferma l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle - non ha comunicato gli esiti dell’inchiesta interna che aveva avviato quasi tre mesi fa, ma ha adottato una frettolosa e confusa delibera che rischia di peggiorare la qualità e la sicurezza dei soccorsi. Al commissario al Piano di rientro e alle istituzioni sanitarie, chiediamo verità sui fatti e interventi concreti ed efficaci a tutela della salute dei cittadini. Deve finire il tempo del silenzio, dell’indifferenza e dell’immobilismo».
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