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Emergenza intra-ospedaliera, corso di formazione alla Dulbecco





CATANZARO –L’Azienda ospedaliero-universitaria “Renato Dulbecco” di Catanzaro, diretta dal commissario straordinario, Simona Carbone, ha dato il viaal corso di formazione sull’emergenza intra-ospedaliera. In questa prima fase, il corso è rivolto al personale infermieristico delle unità operative dei presidi ospedalieri “Pugliese e De Lellis”. Gli obiettivi di formazione per gli operatori sanitari (escluse le aree intensive e di Pronto soccorso), prevedono l’acquisizione di competenze mirate alla conoscenza dei sistemi di emergenza intraospedaliera, degli strumenti di monitoraggio (per le aree di degenza), di allerta e di risposta di base alle emergenze cliniche.
Nel team di formazione troviamo i dirigenti medici Stefania Faragò, direttore sostituto della Soc di Anestesia e Rianimazione, Pietro Maglio della Soc di Anestesia e Rianimazione, Francesco Arabia della Soc di Cardiologia e Utic; gli infermieri Antonio Ciambrone, Gianluca Chiarella, Angela Viapiana e Maria Cristina Ferlaino della Soc di Anestesia e Rianimazione; Anna Maria Condito, Luciana Rocca e Anna Rita Zangari, che compongono il comitato scientifico organizzativo, del Servizio infermieristico della Direzione medica del presidio Pugliese.
I coordinatori e responsabili scientifici del progetto sono Gianluca Raffaele, direttore medico del presidio ospedaliero “Pugliese” e Anna Maria Condito, responsabile Governo Funzioni infermieristiche della direzione medica del presidio Pugliese.
Il progetto nasce dalla consapevolezza che negli ospedali sia possibile prevenire le morti evitabili grazie alla formazione degli operatori sanitari sull’utilizzo del carrello di emergenza. Il personale sanitario delle aree cliniche deve possedere un’adeguata formazione per la rianimazione cardiovascolare di base adulta e/o pediatrica (sulla base del contesto operativo). L’obiettivo principale, è assicurare un’assistenza tempestiva ed efficace nelle emergenze-urgenze, tramite un’organizzazione integrata, una formazione specifica ed interdisciplinare, acquisire una maggiore consapevolezza della cultura dell’emergenza, nella considerata e significativa variabilità di eventi critici riferibili ad aree cliniche diverse: chirurgiche, pediatriche, mediche ecc.

 

Il corso, strutturato in sette edizioni, al fine di poter garantire inizialmente la formazione di almeno 600 operatori sanitari, affronta la conoscenza fisica del carrello di emergenza e del suo utilizzo, nonché la verifica delle check-list dello stesso e degli elementi che lo compongono. Inoltre, sono state incluse esercitazioni pratiche con l’utilizzo di task trainer grazie al patrocinio fornito dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Catanzaro, proiezioni di video didattici e simulazioni pratiche sulla gestione delle vie aeree ed utilizzo del Defibrillatore con esempi concreti per un approccio condivisibile alla ricerca di un modello unico di intervento.

«È importante il riconoscimento precoce dei sintomi prodromici dell’arresto cardiaco che possono indirizzare l’infermiere ad una eventualità che l’evento si possa verificare a breve, affinchè si intervenga precocemente  nell’attivazione della catena della sopravvivenza  attraverso un Rapid Response System, dove il braccio efferente  di questa catena è l’infermiere di reparto, che attraverso il riconoscimento precoce dei segni e sintomi dell’arresto cardiaco attiva il braccio afferente corrispondente al team di Rianimazione (MET – Medical Emergency Team)» ha sottolineato il direttore della Soc di Anestesia e Rianimazione, Stefania Faragò.

«Con la formazione degli operatori sanitari si può migliorare la performance nell’Emergenza e tendere all’efficacia e all’efficienza del trattamento. Infatti, è auspicabile il “retraining” in un contesto di formazione permanente», questa la consapevolezza più volte ribadita dal team di formazione.

Gli infermieri hanno accolto il corso di formazione con interesse e partecipazione, con feedback positivo per i contenuti formativi e per la parte pratica, utile nell’acquisizione di una migliore consapevolezza della cultura dell’emergenza intraospedaliera.

 

 

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