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Conflenti, una sanità sostenibile non può prescindere dallo stile di vita



CONFLENTI - Una sanità sostenibile non può prescindere dallo stile di vita, dalla corretta alimentazione, dall’esercizio fisico. Sono alcuni degli spunti emersi nel convegno che si è tenuto a Conflenti dove Saverio Stranges, epidemiologo calabrese, ha espresso il suo punto di vista insistendo sul concetto di salute e di interdisciplinarità e interistituzionalità. Ecco l’analisi della dottoressa e consigliere regionale del Pd Amalia Bruni.

«In una regione come la Calabria dove l’aspettativa di vita è in media di due anni in meno rispetto a quella nazionale e il diabete, l’ipertensione, l’obesità femminile e infantile e le malattie multiple sono le più alte d’Italia, è intuitivo realizzare che c’è un “basso livello di salute”, inteso come uno stato di benessere fisico, ma anche psichico e sociale. Diventa indispensabile dunque puntare sui percorsi di prevenzione per potersi mantenere in buona salute e questa, oggi, è l’unica strada perché la sanità sia, economicamente, sostenibile. Nel convegno di Conflenti dei giorni scorsi si è parlato di stili di vita, di ambiente sociale, di longevità nei nostri piccoli borghi, e di modelli attuabili. La nostra popolazione calabrese, come nel resto del mondo, invecchia sempre di più ma è contemporaneamente anche quella con la peggiore salute rispetto alle altre regioni d’Italia e la più povera d’Europa. Peggiore salute significa pessima qualità di vita e conseguentemente spesa sanitaria enorme. Il progetto di Saverio Stranges, Professore ordinario e Capo del dipartimento di epidemiologia alla Western University in London Ontario (Canada) si basa appunto sul concetto di salute, interdisciplinarità, interistituzionalità. La nostra sanità commissariata per oltre un decennio e l’incapacità gestionale ha impedito non solo la riorganizzazione e la nascita di ospedali e strutture adeguate ma anche la capacità di comprendere e insegnare alla collettività che assumere stili di vita idonei e lavorare sulla prevenzione fosse fondamentale. Io aggiungo che per recuperare la sanità in Calabria dobbiamo lavorare fortemente sul concetto di salute che significa certamente prevenzione ma anche conoscenza. Se i cittadini non conoscono e non hanno informazioni non potranno mai fare scelte corrette. Ricordiamoci che per assumere decisioni giuste abbiamo bisogno di una collettività informata e “competente”. Studi antichi e recenti hanno ormai ampiamente dimostrato che stili di vita e prevenzione hanno un impatto positivo sui tumori e più in generale sui fattori di rischio che generano tutte le malattie croniche. A questo bisognerà aggiungere un miglioramento strutturale dell’ambiente per la salute dei cittadini e un recupero della socialità. Anche la solitudine è potentissimo fattore di rischio per tutte le malattie. Poche regole ma fondamentali e che soprattutto segnano un nuovo approccio culturale al mondo della “sanità”. Sono da sempre convinta che la prevenzione, nelle sue varie articolazioni, la ricerca e il mettere insieme professionalità diverse, istituzioni e collettività sia la strada maestra per migliorare la qualità di vita della nostra collettività e salvare il Servizio Sanitario Regionale. Occorre dunque uno sforzo importante a livello della regia regionale con un coordinamento interistituzionale (sanitario e non), con la partecipazione del Terzo settore e di tutti i cittadini che possono e devono divenire protagonisti della loro salute. Rivendichiamo non solo per gli ospedali, le case di comunità e tutti i servizi sanitari che ci servono ma anche per il nostro diritto alla salute. Ricordiamoci il ruolo fondamentale della scuola, a partire della primaria, un bambino sano e che apprende comportamenti corretti sarà un adulto sano. Il progetto del professor Stranges potrà essere un utilissimo laboratorio interdisciplinare tra Università, Aziende sanitarie e centri di ricerca che, attraverso la produzione e analisi dei dati, potrà indirizzare politiche sanitarie corrette. È per l’importanza e le ricadute del tema che ho proposto al professor Stranges un’audizione nella sede istituzionale più propria ovvero la commissione salute del Consiglio regionale. Nel frattempo come cittadini iniziamo ad assumere uno stile di vita adeguato che prevede, tra le altre cose, camminare tanto e alimentarsi in maniera corretta».


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