Catanzaro, disagi per la chiusura del Cup a Germaneto
CATANZARO - Una richiesta di un incontro urgente. La avanza il segretario provinciale della Fials Catanzaro Dario Rizzo attraverso uno scritto indirizzato al prefetto di Catanzaro, al commissario straordinario dell’Aou “Renato Dulbecco” di Catanzaro e al commissario di “Azienda Zero” della Regione Calabria. La Fials Catanzaro parla di «problematiche con gravi ripercussioni» che afferiscono, in primo luogo alla a non avvenuta comunicazione all’Inps dell’adeguamento delle pensioni per il personale andato in quiescenza dall’Azienda Dulbecco. Rizzo, inoltre pone l’accento su un’altra questione. «Evidenziamo – sottolinea ancora - come la chiusura del Cup front office attivo da molti anni presso il campus di Germaneto sia stato chiuso nel mentre è attivo in altri ospedali (Lamezia Terme e Vibo Valentia) procurando nello specifico un grave nocumento a quelle persone anziane che hanno grosse difficoltà nel contattare i numeri telefonici dedicati e aspettare ore in attesa di poter comunicare con qualcuno, dovendo comunicare altresì codici o scelte di difficile interpretazioni. Tutto ciò con il risultato che molti pazienti hanno rinunciato a curarsi prova ne sia per una parte dello specifico problema che le prestazioni radiologiche presso il Campus di Germaneto sono diminuite in contemporanea di oltre il 50% rispetto alle precedenti». La Fials Catanzaro mette in risalto «come la chiusura dei prelievi ematici ormai in corso da decenni nelle mattinate di sabato mattina, sempre presso il Campus di Germaneto, sia stato cancellato da alcuni mesi depauperando sempre ed ancora di più quelle prestazioni sanitarie da dover ampliare, non da cassare, verso tutta la popolazione calabrese come prestazioni sanitarie propedeutiche e importanti per tutte le patologie».
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