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Castrovillari, arrivano dieci medici cubani





CASTROVILLARI – Dieci medici cubani andranno all’ospedale di Castrovillari. È il risultato ottenuto dal consigliere regionale Ferdinando Laghi assieme al comitato per l’ospedale e ad una rappresentante dei Medici del nosocomio del Pollino, che hanno incontrato i vertici dell’Asp di Cosenza. Questa la ripartizione dei nuovi medici d'oltreoceano che si aggiungono ai 6 già presenti allo spoke del Pollino: 1 sarà a sostegno in Trasfusione, 2 in Broncopneumologia, 2 in Medicina, 3 in Pronto Soccorso, 1 in Chirurgia e 1 in Ostetricia e Ginecologia. Il capogruppo di De Magistris presidente in Consiglio regionale, insieme al portavoce del comitato delle associazioni, Pino Angelastro, ha affrontato con Graziano anche le criticità relative ai concorsi a primario e alla carenza di personale sanitario come infermieri ed Oss.  Altra tematica è stata la riapertura dell'Ortopedia e le varie carenze nei reparti, tra cui Radiologia, Neurologia e Cardiologia, con l'Emodinamica, attiva solo 6 ore al giorno. Si è pure discusso del prossimo Atto Aziendale, ormai in fase di completamento. «Abbiamo sottolineato - ha dichiarato Laghi - la necessità di una gestione equa e paritaria dell'Asp, senza discriminazioni di territori e/o ospedali». «Sanità pubblica - ha concluso Laghi - per tutelare il diritto alla salute di tutti». Il comitato per la tutela dell’ospedale ha inviato al commissario Graziano ed al commissario ad acta, Roberto Occhiuto una lettera chiarendo la propria posizione. Il comitato, costituito da Associazioni attive da molti anni in campo sanitario - Avis, Avo, Amici del Cuore, Medici Cattolici, Associazione Famiglie Disabili e Solidarietà e Partecipazione -, «si trova ancora una volta a dover intervenite – si legge nella lettera - esprimendo la propria vibrante protesta per la situazione in cui versa l’ospedale spoke di Castrovillari, nella sostanziale indifferenza di codesta direzione aziendale, nonché per i trattamenti discriminatori cui viene sottoposto lo spoke di Castrovillari rispetto agli altri due spoke dell’Asp di Cosenza. Tale deplorevole comportamento va a penalizzare ovviamente anche larghe fasce di popolazione, residenti nell’area del Pollino, dell’Esaro e della Sibaritide». Attualmente 6 sono i medici cubani in servizio a Castrovillari e, della nuova tornata, ne sono stati assegnati altri 4, a fronte dei 9 e 17 medici cubani rispettivamente assegnati a Co-Ro e Paola-Cetraro. «Crediamo che questi numeri non richiedano ulteriori commenti – continua il Comitato - derivanti da scelte incomprensibili e platealmente punitive nei confronti dell’ospedale di Castrovillari e delle popolazioni che ad esso fanno riferimento, operate da codesta Direzione aziendale. Chiediamo pertanto, che la determina del 30 gennaio scorso venga quanto prima modificata con criteri che riequilibrino i numeri dei medici assegnati ai tre spoke».

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