Bagnara, allarme per la chiusura della guardia medica
BAGNARA CALABRA - Il circolo Pd di Bagnara Calabra lancia l'allarme per le sorti della Guardia medica. «A Bagnara – si legge in una nota - si stanno affrontando direttamente le conseguenze del mancato servizio di guardia medica durante le festività, oltre al crescente rischio di chiusura della postazione locale. A ciò si aggiungono i disagi legati all'esaurimento dei budget delle strutture private, che obbligano molti a rivolgersi alle strutture pubbliche, spesso sovraccariche, con numeri contingentati e operanti in condizioni di totale disorganizzazione». «Pur riconoscendo il merito all’Asp di Reggio Calabria – prosegue il Pd - per aver attivato, su richiesta dell’amministrazione comunale, un servizio di prelievo ematico due volte a settimana, non possiamo ignorare le gravi criticità che persistono. A ogni ricorrenza festiva, l’Asp comunica la sospensione del servizio di guardia medica a Bagnara, invitando i cittadini a rivolgersi alla guardia medica di Scilla». Ancora più preoccupante «è la prospettiva emersa durante una recente visita del direttore generale dell’Asp al poliambulatorio di Bagnara, Lucia di Furia, in cui si sarebbe ipotizzata, in via informale, la chiusura delle postazioni di guardia medica prive di medici titolari, proprio il caso di Bagnara. Se tale criterio fosse applicato, si sovvertirebbe ogni principio di equità gestionale: non sarebbe l’Asp a stabilire quali postazioni debbano continuare a erogare servizi in base alle esigenze della popolazione, ma i medici stessi, sulla base di preferenze personali, favorendo presidi con minor popolazione e territorio meno ampio». Criticità che «trova conferma nella recente richiesta dell’Asp ai medici di medicina generale di Bagnara, sollecitandoli a coprire turni di guardia medica nella fascia oraria 20-24». Il circolo dem sollecita «interventi concreti per assicurare la copertura della postazione di guardia medica», individuando le responsabilità di questa situazione come «evidenti» e da attribuire «alla cattiva gestione della sanità da parte del governo regionale», guidato dal presidente Roberto Occhiuto. «La distruzione del Servizio Sanitario Nazionale universale – proseguono i Dem - anche in Calabria, sta aprendo la strada a un sistema sanitario sempre più dipendente dalle strutture private. Inoltre, l’applicazione dell’autonomia differenziata, tanto cara all’attuale governo nazionale, potrebbe aggravare ulteriormente le disuguaglianze». Per il Pd «è preoccupante constatare come i parlamentari meridionali del centro-destra continuino a sostenere questa linea, anteponendo la propria carriera politica agli interessi della popolazione». «Come Circolo cittadino del Partito Democratico di Bagnara Calabra – chiosa la compagine Dem - vigileremo con attenzione e continueremo a denunciare pubblicamente qualsiasi decisione che vada contro gli interessi dei cittadini, mobilitando la comunità se necessario».