Airc, in trent’anni di impegno raccolti 20 mln per la ricerca
COSENZA - «La ricerca sul cancro deve molto alla Fondazione Airc che seleziona con estrema attenzione i progetti da sostenere. Posso testimoniarlo per avere partecipato attivamente alle riunioni del Comitato tecnico scientifico e anche in prima persona, come medico e ricercatore, avendo potuto contare continuativamente sul sostegno di Airc alle mie linee di ricerca negli ultimi vent'anni». Lo ha detto Franco Locatelli, direttore del dipartimento di oncoematologia terapia cellulare, terapia genica e trapianto emopoietico presso l'Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma e presidente del Consiglio superiore di sanità, nella sala congressi dell'Ordine provinciale dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Cosenza, dove il Comitato Calabria di Fondazione Airc ha celebrato trent'anni di impegno sul territorio con un incontro aperto al pubblico. «Senza questi fondi - ha aggiunto Locatelli - non avremmo potuto condurre progettualità di ricerca di alto profilo che hanno portato risultati concreti: se oggi riusciamo a curare la maggior parte dei bambini che si ammalano di cancro anche con terapie innovative come le CAR-T è perché Airc ha creduto in quella che poteva sembrare una scommessa folle e che oggi salva le vite anche di molti giovani pazienti».
Al direttore scientifico Federico Caligaris Cappio il compito di raccontare il futuro della ricerca e l'impegno di Airc per i giovani ricercatori. «Il ricambio generazionale dei nostri scienziati - ha spiegato - e' cruciale nella visione strategica di Fondazione Airc. Dedichiamo grande attenzione ai percorsi di formazione dei giovani per i quali abbiamo da tempo avviato un piano progettuale di ampio respiro al quale dedichiamo importanti risorse. Nel solo 2023 abbiamo investito oltre 21 milioni di euro a sostegno dei giovani scienziati, che rappresentano il 55% circa dei titolari di progetti e borse di studio, con l'obiettivo di promuoverne la stabilità e la crescita professionale al fine di garantire la continuità dell'eccellenza della ricerca oncologica del nostro Paese».
Il direttore scientifico sottolinea in particolare due nuovi bandi rivolti ai giovani ricercatori. Il Next Gen Clinician Scientist Grant ha l'obiettivo di portare più rapidamente i risultati dal laboratorio ai pazienti e consentirà a giovani medici-ricercatori di sviluppare e gestire un progetto di ricerca clinica indipendente. Il Southern Italy Scholars (SIS) è invece stato concepito con l'idea di facilitare la cooperazione tra scienziati d'eccellenza e nuove generazioni di ricercatori nei laboratori del Sud Italia. In favore della Calabria, per il 2023, sono stati deliberati 759.000 euro per il sostegno di 8 progetti di ricerca, di cui 3 all'Università degli Studi "Magna Grecia" di Catanzaro ai ricercatori Nicola Amodio, Francesco Gentile e Pierfrancesco Tassone e 5 progetti di ricerca all'Università della Calabria di Rende, ai ricercatori Sebastiano Ando', Stefania Catalano, Rosamaria Lappano, Marcello Maggiolini, Vincenzo Pezzi. L'evento è stata l'occasione per raccontare l'eccellenza scientifica sul territorio, ripercorrere i risultati raggiunti negli anni e mettere in luce il ruolo di Airc in Calabria. Una costante presenza che ha portato straordinari risultati in tre decenni grazie all'impegno dei volontari, alla generosità di venticinquemila calabresi che ha consentito di raccogliere oltre 20 milioni di euro di donazioni e agli studi di oltre 100 ricercatori. Dati che raccontano le attività della Fondazione sul territorio, quantificabili in 281 progetti sostenuti con un investimento totale di oltre 26 milioni di euro dal 1993 a oggi. Rosella Pellegrini Serra, Presidente del Comitato Calabria, e Daniele Finocchiaro, consigliere delegato, hanno ricordato l'impegno di Fondazione Airc per sostenere lo sviluppo di centri di ricerca e cura oncologica di eccellenza in Calabria.
«Mi emoziona vedere seduti qui davanti a me tutti i ricercatori e le ricercatrici che siamo riusciti a sostenere in questi anni - ha detto Rosella Pellegrini Serra - Sono orgogliosa di ciò che, non senza fatica, abbiamo costruito. Uno degli obiettivi che ci siamo sempre posti come Comitato è stato di raggiungere in maniera capillare tutto il territorio e sensibilizzare i cittadini sull'importanza della ricerca oncologica. Si dice spesso che la nostra è una terra difficile, per certi versi lo è, ma è anche una terra meravigliosa, fatta di persone generose che credono nel valore della ricerca. Lo testimoniano i nostri volontari, preziose risorse che portano Airc anche nei più piccoli centri; i nostri ricercatori che hanno scelto di portare avanti i propri progetti di ricerca nella nostra regione e lo hanno potuto fare anche grazie al sostegno di Fondazione Airc, i pazienti che hanno scelto di affidarsi alle nostre strutture per curarsi. L'impegno del Comitato è sempre stato concreto e ha contribuito a raccogliere risorse fondamentali per dare continuità al lavoro di molti nostri giovani scienziati, concorrendo a colmare il divario rispetto al resto d'Italia».
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